ALBERI DI FRAGOLE

ho messo le dita nella luna come si fa col miele
e illeggiadrito di gesto ho danzato la curva della notte madido di marzapane

del resto non è forse la poesia golerie d’alma?!
la tenerezza della Terra spalmata sulle gote enfiate come bolle adamantine

così arai la sabbia dorata di pensiero distillato in giulebbe
con frutte raccolte da alberi di fragole ebbre

oh com’è dolce il sapere invecchiato nel pozzo dove cadono le lune!
quando il vero sui rami lumeggia di stelle

sali allora ad afferrar la luna! ma non tra i sogni, là invece dove il guardo è amore
ecco, due cucchiai d’eterno e uno di cuore mantecati a eclittica dionisiaca

ogni volta che indico la luna ci cado dentro scalzo
e mi ritrovo in piedi nudo di universo coi baci lordati rosso fragola

André Che Isse

TRA IL FIATO E L’ANIMA SOLO UN TALLONE SCALZO

nel silenzio d’uomo metto le uova
e i ghiacciai si sfilano fragorosi come scaglie di formaggio

la mia bocca affogata di neve sfrigola l’anima per induzione d’incanto
e il sole non è mai stato così giallo neppure sul piccolo muro di proust

abbiamo un’ala tra i pensieri da cui guardare il mondo prima del mondo
la lucido con la rugiada delle intenzioni tra i sassi piatti lanciati nella pioggia

e il nascondimento di nebbia disvela il canto della terra
hai mai raccolto lo strofinarsi delle cose nell’aria cava?

ecco io non vengo se non dal pozzo dove cadono le lune
e in mano tengo una danza che vortica mille fiati di cometa

sarò quello che ho riconosciuto squarciando il firmamento scalzo
sarò colui che già fui increato nel sesso di una stella

André Che Isse