la pelle dell’anima si piega come stele di vento
senz’angoli
là dove annoda la china di fiato il tuo guardo
il pensiero è fatto con la stessa materia dell’universo
ma c’è una curva nel gesto che appartiene alla massa del cuore
tanto quanto bracci di luce nascano dal nucleo del sole
non conosco nulla fuori le mie mura molecolari
la mia curva del braccio è dima sciente
da dietro l’universo fin dove cade il mare danzo a gomito scalzo
la luccicanza del tuo riso è coltura eudemonica
la raccolgo per apparecchiarmi il giorno
e tu siedi con me le arance tra i ginocchi
André Che Isse