L’ALGORITMO NEL DESERTO

mille passi scalzi su lama di duna labile
un pugno di molecole gaudiose in tasca

alambiccami musa come faresti con l’universo!
senza perderne neppure una gugliata di neutrini dallo stame infiato

come arciere stilita lascio transustanziarsi idee icarie ebre
mentre eiaculo desiderio molecolare in-florescenze racemose nude

una feluca di sabbia su ali di sole arcata in sesso di luna
quanto l’ipotenusa in fiato discenda sciente dietro il pensiero

soltanto in segreta di deserto lo strale incoativo stampiglia il primo frinire
così che nacqui elettivo su ginocchi di filodarianna ebro d’apollo chiomoso

se un sasso piatto per pelle d’acqua viene lanciato in deserto assolo
la curva tracciata sarà l’algoritmo d’anima ignuda al guardo sidereo

André Che Isse

ABBACINATO D’EBBREZZA

ho raccolto inizi del mondo su alberi di sabbia
mentre la mia casa è labirinto di mele curvate dalle tue gote

gli amanti si lucidano il dorso per specchiarsi le ali nel cielo
mentre mi coprivi lo sguardo del mondo con l’eterno di un bacio

sono arciere di luce sul faro d’alessandria
eppure le labbra si svegliano ancora col tuo profumo di cedro

gli amanti non vogliono essere immortali perché non sono del mondo
essi vivono tra mele non raccolte d’alberi vicino le lune

è nato forse l’universo prima di un bacio?
o da un singulto d’amore tra due bocche sospese nel nulla?

se stivo il mio tascapane di solo pensieri siderei mi ubriaco d’amore
del resto ti ho raccolta sulle stelle nuda di sole

André Che Isse
16.6.16

CON IL CUORE NELL’ARCO

vorrei morire nell’infinito
o guardandoti luccicare gli occhi

un attimo dopo la morte solo le stelle nel fiato
o un attimo perenne di silenzio

è come sapere ora di avere tutto di fronte al nulla
siamo sublime pensiero segreta di universi

se pure avessi la piena certezza di essere per sempre
non cambierei il mio amore per te che sapora di eterno

migliaia di anni fa forse ti ho già scolpita nella pietra
o forse è solo un bacio quello che contiene l’immenso

le mie braccia d’arciere inventano l’immortalità
mentre il mio cuore ha le tue mani sugli occhi per esserlo

André Che Isse

André Che Isse

André Che Isse fotografato da Rosario Santimone
live performance 11.10.2015