PETTINO LA LUCE PER CURVARE L’ENTROPIA A CHIOMADORO

amo il pensiero che sa di pensare

amo l’idea che inventa la ruota!

amo l’ordito dell’attimo per tramarvi l’eterno

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quando il pensiero ha la stessa curvatura dell’anima:

nell’arco del mio braccio danzante ormeggia: sostanza eudemonica ignuda

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più penetravo l’alma più disoccultavo l’ala che pettina la luce dall’entropia

tanto che tra l’ordito del sole trami l’ala: filodarianna ebro dorsale!

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la luce che attraversa le persiane di legno antico traccia sull’assito l’Essere del sole

una complicità esoterica tra l’Esserci e le risa dietro l’universo

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l’eterno è somma degli attimi scienti

prima del sonno il mio fremito argento per tornare presto sapiente d’attimo!

ma l’ipotenusa dell’ala è pari a infinito quando nulla accade

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André Che Isse