INCRESPATURA D’INFINITO

immoto nel cuore del sole

se ne distendo il braccio d’arciere <<tana!>> nel mondo

così m’avvolgo in crespatura d’infinito

*

l’oro del sole sulle gote è sapiente di almeno 30.000 anni

se questo non è già bastevole per vivere stupefatti !?

e così raccolsi il sorriso di una rosa proprio dove il sole l’aveva nutrito

*

dall’alma ai diti nel miele un filodarianna d’ipseità inaurata

un solo segmento eudemonico

mentre m’infilo tra le pieghe della tua gonna blu

*

appetii di Essere!

e subitamente m’inventai l’ali per annodare chioma al cielo

la prima ruota gaudiosa per l’infinito ebro

*

André Che Isse

L’ORTO DI GIGLI

un uomo lancia nel vuoto cose
tiene i pensieri in tasca
mentre le cose cadono mute,idee nascono al sole

ci sono così tanti vaniloqui nel mondo da non accorgersi del vuoto esiziale prodotto
ma edifica romito l’ulisside la mappa che non c’era prima

attraverso la densità del sole
d’estate
come un biscotto nel miele

e ho un orto di gigli nel cuore che quando sorride ne raccolgo le prime mele del mondo
e sotto un albero di gote pettino la curva della notte

allora ogni gesto s’inaura
dita come madonne di crivelli
illeggiadrite sulle labbra umettate di luna

eccomi amore! ho in mano una stella che m’incendia le ali nel dorso!
grandi ali di fuoco per arrivare nel cuore del sole

hai mai visto la notte dal cuore del sole?
è come te!
un orto di gigli

André Che Isse