lancio molecole come dadi
mi sorridono sui palmi un attimo prima di tornare stelle
e non rincaso mai senza allocchirmi di luna
di madido piumaggio emotivo dorato
come posso rimanere sospeso scalzo su fiori di tallone blu oltremare?
solo il passo eterno cade in bocca salmodiato icario!
mi lascio attraversare da neutrini gaudiosi prima d’annodarli d’iridi
quando per entrare nel giorno gli sfrigolo la mia pelle addosso
allora danzo!
ma non di moto proprio,come olio primigenio su pensiero innevato
ove vestigia riempite di sole trabocchino se stesse
come aseità inzafardata stella
André Che Isse