LA MOLECOLA DEL GUARDO

ho volato prima che imparassi a fare ali
ed ora il mio dorso s’appoggia dietro l’universo
proprio dove principia il fuoco delle stelle

posso vedere la luccicanza delle idee saltare come delfini
tesserla di filidarianna tra ginocchi d’oro sui meli
e danzare l’amore come fosse molecola d’ossigeno

apro le braccia per imbandirti il guardo dorato
albeggiando le tue risa scettrate di seta fin dove s’ignudi l’eterno
così d’affogarmi nel piacere scalzo in otri d’iridi nascenti

guardai il mondo per tesserlo col dna nel tascapane ebro
scelsi i ciliegi che hanno lune per nòccioli
e la bocca subitamente madida vermiglia stivata argento

André Che Isse