ecco,metto in fila le nubi come un poeta le parole per arcarle con gesti levi
per infilarle nelle ore,nel cuore dell’istante vermiglio
c’è un momento della notte che entra in dorso di dioniso come punto di fuga rinascimentale
dove tutta la vita d’un uomo s’accuccia per distillarne l’ebbrezza in silenzio barocco
ti dirò cosa ho fatto della mia vita:
un solo momento eterno!
ma non so dire se infilo le dita nelle stelle o ne conto le punte in guardo
come un passionario d’angol’inaurati che conosce dove abbronza l’eterno
ho un erbario per accogliere la prima goccia di pioggia che tocchi terra
chissà se la prima ora del mondo sia stata madida altrettale in fiore
certo è il mio stupore che attraversa 12 universi in un gesto curvo
una curva piegata d’estasi: la curva ebra dell’essere
André Che Isse